LEICA M10

 
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ELOGIO AL MITO

Per anni possedere una LEICA è stato il mio sogno proibito.
E’ indiscutibile il fascino che questo oggetto abbia su tutti noi fotografi, professionisti o meno. L’idea di un oggetto ancora oggi costruito in maniera quasi artigianale, un’attenzione spasmodica per ogni dettaglio, un bollino rosso che da solo basta a farci sentire tra i “grandi”… Ma se provassimo ad analizzarne l’utilizzo in uno scenario reale, lavorativo, quali sarebbero i risultati? Quali i Suoi pregi e ,sopratutto, quali i suoi difetti?
Mi preme innanzitutto chiarire che il sogno resta tale, questo piccolo gioiello, non è mio, ma ho potuto goderne a sufficienza da farmi un’idea molto chiara.
Non farò un inutile elenco di caratteristiche tecniche perchè potete le trovate ovunque. Qui parliamo di fotografia, di sensazioni, di feeling, di quella cosa che scatta ( o non scatta) nel momento in cui si tratta di portare a casa degli buone foto. Nel momento in cui inizio a scrivere questo articolo sulla M10 è montato uno Zeiss Planar 50mm f2. Ottica che amo e che uso spesso con un adattatore anche sulle mie Fujifilm.

La M10 è un oggetto essenziale, ma un pò per definizione. Prese le misure su messa a fuoco ed esposizione si è pronti a volare. Il quadratino centrale di messa a fuoco richiede pratica, e il mirino per comporre l’immagine va “misurato” per capire dove inizia (e dove) finisce l’inquadratura.

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Per anni possedere una LEICA è stato il mio sogno proibito.
E’ indiscutibile il fascino che questo oggetto abbia su tutti noi fotografi, professionisti o meno. L’idea di un oggetto ancora oggi costruito in maniera quasi artigianale, un’attenzione spasmodica per ogni dettaglio, un bollino rosso che da solo basta a farci sentire tra i “grandi”… Ma se provassimo ad analizzarne l’utilizzo in uno scenario reale, lavorativo, quali sarebbero i risultati? Quali i Suoi pregi e ,sopratutto, quali i suoi difetti?
Mi preme innanzitutto chiarire che il sogno resta tale, questo piccolo gioiello, non è mio, ma ho potuto goderne a sufficienza da farmi un’idea molto chiara.
Non farò un inutile elenco di caratteristiche tecniche perchè potete le trovate ovunque. Qui parliamo di fotografia, di sensazioni, di feeling, di quella cosa che scatta ( o non scatta) nel momento in cui si tratta di portare a casa degli buone foto. Nel momento in cui inizio a scrivere questo articolo sulla M10 è montato uno Zeiss Planar 50mm f2. Ottica che amo e che uso spesso con un adattatore anche sulle mie Fujifilm.

La M10 è un oggetto essenziale, ma un pò per definizione. Prese le misure su messa a fuoco ed esposizione si è pronti a volare. Il quadratino centrale di messa a fuoco richiede pratica, e il mirino per comporre l’immagine va “misurato” per capire dove inizia (e dove) finisce l’inquadratura.